Avrò avuto 3 – 4 anni al massimo quando la mano di mia madre mi strattonava delicatamente per invitarmi a proseguire la marcia verso il mercato di paese “è solo un cantiere, cemento e ferro, dai accelera il passo che facciamo tardi”. Lei non lo sapeva e io, troppo piccolo, ancora non lo capivo che quel cantiere in pieno fermento per me era molto di più di semplice cemento e ferro, era miele e io ero un’ape. Ho sempre saputo, sin da bambino, quale sarebbe stato il mio lavoro. Probabilmente per questo la mia attività lavorativa ha avuto i suoi primi esordi con il concludersi degli anni di liceo.
Una volta ho letto da qualche parte il pensiero di un poeta, o forse di un filosofo, non ricordo chi né dove ma quello che disse mi colpì molto e faceva più o meno così: “chi fa il lavoro che ama non avrà lavorato mai un solo giorno nella sua vita”. Ho trovato questa frase illuminante, perché il mio lavoro non sarà quello del poeta o dello scrittore, non avrà velleità artistiche o voli di fantasia ma mi rende immensamente felice. Sono affascinato dalla necessità umana di trasformazione dalla vita alle quattro mura, amo rincorrere la storia dei vostri immobili, cercarla tra scartoffie ed uffici come fosse una caccia al tesoro. Mi diverte affrontare ogni vostro problema come fosse un rebus, ogni sfida come fosse di vitale importanza. Insomma, chi dice che il lavoro del geometra è noioso e ripetitivo non ha mai conosciuto un geometra che ami il proprio lavoro.